Riceviamo e pubblichiamo

In merito alla nota diffusa dall’assessore Giuseppe Attardo, preventivamente comunicatami, non posso che concordare con il fatto che “le attività artistiche, culturali e di spettacolo poste in essere nel corso dell’estate hanno risvegliato un Paese che è ritornato a riempire le strade e le piazze”; anzi, aggiungerei, che questo si verifica ormai da ben quattro anni, e il tutto a vantaggio di una crescita socio-culturale della collettività che porta anche respiro economico agli esercenti delle attività commerciali.

L’assessore Giuseppe Attardo lamenta la mancanza di collaborazione fattiva della locale Pro Loco, ma come abbiamo avuto modo di chiarire, il rilancio di un territorio va fatto con tutti i soggetti presenti nello stesso territorio, accettando il supporto e l’impegno che ogni soggetto di tipo istituzionale, associativo o privato, è capace di saper e poter dare; proprio per questo, quali soggetti istituzionali, abbiamo il dovere di rendere grazie a tutti quelli che ci collaborano, e si assumono oneri nella realizzazione di ogni iniziativa, qualunque sia il peso dell’apporto conferito.

Rispetto l’opinione di Giuseppe Attardo circa la non condivisione dell’occasione in cui ho esternato poche valutazioni di natura politica, ovvero nell’averlo fatto nel corso dei saluti e ringraziamenti pronunciati prima dell’esibizione del gruppo musicale, a chiusura della Sagra della Salsiccia e della Festa di S. Vincenzo. Ma come detto allo stesso Attardo, resto fermamente convinto che le volgarità da marciapiede, messa in campo da soggetti che prediligono la rissa al bene comune, e le dichiarazioni improvvise di un nutrito gruppo di consiglieri comunali che si sino dichiarati fulmineamente “distanti dal nostro agire amministrativo” con ragionamenti che, proprio perché legittimamente esternati e verbalizzati nel corso dell’ultima seduta consiliare, meritavamo un chiarimento all’intera popolazione aragonese, rimasta sbigottita e confusa. E ciò sia per le modalità da “carboneria” con cui erano stati congegnati, sia per le gratuite accuse di incapacità di ascolto e coinvolgimento dell’amministrazione attiva, sia per i toni poco consoni al galateo politico, nei confronti dei soggetti impegnati in prima persona nell’amministrazione. Oserei dire toni da “arena”, per far assaporare il sangue della rissa politica.

In seno alla Giunta non c’è clima di rissa; c’è invece, come sempre è stato, un semplice dialogo democratico e costruttivo, fatto anche di opinioni diverse che comunque non minano il comune agire per il bene della cosa pubblica, stante che stamani siamo tutti in campo per migliorare il nostro paese ed aggredire le difficoltà e le problematiche.

Non possiamo vivere politicamente e amministrativamente di messaggi, ma dobbiamo esclusivamente puntare alle cose concrete che i cittadini vedono e di cui ne godono i benefici: i lavori della Scuola Scifo, già iniziati, sono sotto gli occhi di tutti; così come la piscina è di imminente apertura, considerato che il ricorso presentato dall’associazione seconda aggiudicataria non ha ottenuto la “sospensiva”, dopo che al Tar neanche al CGA; e poi ancora, l’Urega ha aggiudicato i lavori per l’allargamento del cimitero comunale; e infine l’inaugurazione del Centro Servizi per immigrati e luogo di aggregazione interculturale, nella seconda ala del Centro Sociale è prossimo all’inaugurazione.

Notizie che sicuramente “allietano i nostri paesani”: è vero, a loro dobbiamo dare le notizie belle, ma abbiamo anche il dovere della chiarezza delle cose che succedono e delle posizioni assunte, di volta in volta, nella qualità di amministratori della cosa pubblica. Ed infatti lo stiamo dimostrando anche adesso, con la pubblicità dei pensieri e delle opinioni che democraticamente si confrontano all’interno della Giunta municipale, senza ripicche, senza secondi fini, senza retropensieri perché diversamente, da persone adulte ed esperienti, oltre che nella vita anche nella politica, ci saremmo assunti la responsabilità di dissentire mettendoci fuori o allontanando dal gruppo, piuttosto che confrontandoci in maniera serena e pubblica per il bene del territorio.

Siamo gente operosa, che si confronta e si stima reciprocamente, per l’impegno quotidiano e il cuore che mettiamo nell’amministrare, e questo è quella cosa che ci permette di continuare per la realizzazione degli obiettivi prefissati, fino alla scadenza del mandato consegnatoci dagli aragonesi.