L’Akragas è finita nel mirino della Covisoc per non aver depositato, entro il termine del 30 giugno 2016, “idonea garanzia a prima richiesta dell’importo di € 350.000,00”.
Il caso, come si ricorderà, era già stato sollevato nei primi giorni di luglio: la società biancazzurra aveva stipulato una prima polizza fidejussoria, ma era stata costretta a correre ai ripari a seguito del ritardato aggiornamento dell’elenco delle società assicuratrici da parte della Lega che aveva escluso proprio la compagnia alla quale si era rivolta l’Akragas (e non solo).
Per questo disguido, non certo dipeso dall’Akragas ma piuttosto dalla Lega, le società coinvolte avevano ottenuto una proroga per regolarizzare la pratica.
“Abbiamo risolto, spero non ci siano problemi” aveva dichiarato al nostro giornale Peppino Tirri in quei frangenti.
Ebbene, oltre al danno anche la beffa: la Covisoc segnala il ritardo, la Procura Federale deferisce e l’Akragas dovrà difendersi in giudizio e sperare di non veder vanificati gli sforzi profusi in campo.