La tassa di stazionamento per i bus turistici che approderanno nella Valle dei Templi, si avvia a diventare una realtà.
Una determina dirigenziale ha infatti stabilito l’iter che ciascun tour operator dovrà seguire prima e durante lo stazionamento in città. Una task force di vigili urbani avrà il compito di effettuare un servizio di vigilanza per riscontrare eventuali violazioni.
Il Comune ha individuato due aree entro le quali i bus dovranno sostare.
Sulla determina, è intervenuto il coordinatore provinciale di “Noi con Salvini”, Giuseppe Di Rosa, secondo il quale il provvedimento sarebbe in conflitto con il Regolamento approvato dal Consiglio nel settembre 2014.
Di Rosa, in una nota diffusa alla stampa, spiega: “Ancora una volta il Comune di Agrigento e l’Amministrazione pro tempore hanno commesso un errore, forse dettato dalla foga di dover correre con immediatezza ai ripari dopo che l’Ente ha perso, ad oggi, solo per il primo semestre del 2016, un introito di circa 320 mila euro ed almeno altri 600 mila per il 2015.
Si tratta della tassa di stazionamento: dopo le nostre puntuali e persistenti pressioni perché si attivasse, arriva una determina dirigenziale le cui disposizioni, di fatto, confliggono con il Regolamento approvato dal Consiglio nel settembre 2014. Questo, purtroppo, rende la determinazione inattuabile e, in parte, non legale. Nello specifico, al punto 7 del Regolamento è stabilito che il pagamento per il rilascio del contrassegno può avvenire anche in contanti o con carta di credito/bancomat, mentre la delibera oggi prevede unicamente il pagamento con bonifico o versamento sul conto corrente postale.
E’ bene ricordare, a chi fosse momentaneamente confuso e continua a “navigare a vista”, che le regole le detta il Consiglio Comunale. Per cambiare le regole si sarebbe infatti dovuto emendare il Regolamento, aspettare che il Consiglio approvasse le modifiche e poi applicarlo: in questo caso, avrebbe dovuto solo applicarlo.
Insomma per farla breve questa Amministrazione continua a fare acqua da tutti i lati, anche quando cerca di riparare agli errori. L’attuale determina è da annullare immediatamente per prevenire ricorsi dannosi per l’amministrazione da parte degli utenti!”