“Un forte senso critico, in chiave costruttiva, abbinato alla serietà e alla responsabilità istituzionale”.
I consiglieri comunali di Forza Italia Giovanni Civiltà, Pasquale Spataro e William Giacalone nella seduta di ieri pomeriggio sono rimasti regolarmente in Aula, proponendo anche degli emendamenti, ma dicendo no, in modo netto e tranciante, allo schema di bilancio di previsione 2016, varato dalla giunta Firetto, ed approvato dal cartello maggioranza che giorno dopo giorno si assottiglia sempre più.
“Si scrive di previsione ma si legge consuntivo – puntualizzano i tre consiglieri azzurri – di fatto, a meno dieci giorni dalla fine dell’anno, è stato votato uno strumento contabile ormai svuotato e per di più inefficace rispetto a quelli che sono i parametri della buona amministrazione in un contesto, come quello di Palazzo dei Giganti, che richiede, tra l’altro, accorgimenti e tagli seri agli sprechi per avviare una reale e concreta politica di risanamento finalizzata ad evitare il dissesto finanziario. Il nostro emendamento, che le forze politiche a sostegno di Firetto hanno rigettato, prevedeva l’azionamento della forbice proprio in quelle voci in uscita non ritenute essenziali. Avevamo recuperato 260 mila euro tra le residue pieghe del bilancio in corso – evidenziano Civiltà, Spataro e Giacalone – intervenendo sui capitoli che riguardano le indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio. Una riduzione del 30% degli stipendi non sarebbe stata la fine del mondo.
Qualcuno ha rilevato che la decurtazione non si può imporre. Ma ricordiamo che esiste il diritto alla rinuncia. E poi, rispetto al bilancio pluriennale, la nostra proposta di modifica, oltre a rendere i numeri più vicini alla realtà per un meno complicato pareggio dei conti, avrebbe consentito di mantenere inalterato il costo del servizio dei rifiuti.
E invece a partire dal 2017 e per il 2018 è previsto un aumento di spesa di oltre un milione e mezzo di euro. Che tradotto in soldoni significa inevitabilmente spingere l’aliquota della Tari sempre più in alto. Noi, attraverso l’emendamento che ci è stato respinto, avremmo voluto scongiurare questo rischio – concludono i tre consiglieri comunali di Forza Italia – attribuendo al bilancio anche una connotazione più equa nel rapporto tra entrate e uscite”.