In merito alle segnalazioni relative all’applicazione della tassa di soggiorno da parte di alcune strutture ricettive turistiche agrigentine, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, interviene sottolineando la grave violazione delle regole.

“Procederemo con una diffida nei confronti di quanti hanno pubblicato il totale del costo per un pernottamento, comprendendo una tassa di soggiorno che non è ancora applicata, né è attualmente applicabile ai sensi di legge. Tale pubblicazione è una dichiarazione palesemente falsa e altera il mercato. Riteniamo che sia un’azione penalmente perseguibile, ancor più grave qualora la tassa sia già stata riscossa da tali strutture ai danni di ignari clienti. La tassa di soggiorno non può essere riscossa, né una volta riscossa può essere corrisposta in alcun modo all’amministrazione comunale. E’ un fatto gravissimo: la diffida sarà trasmessa alla Procura della Repubblica perché sia valutata la sussistenza di reati nella condotta dei titolari di tali strutture”.