Peppino Tirri a Milano, in queste ore, sta ultimando una sorta di “pulizia etnica” cedendo calciatori o mettendoli nelle condizioni di rescindere i propri contratti.

L’ultimo a salutare la comitiva biancazzurra è Luigi Carillo che si accasa alla Paganese. Si tratterebbe di una rescissione di contratto, come quella che sarebbero pronti a firmare anche Pane e Carrotta, forse anche Pezzella. Attendono soltanto di trovare una buona collocazione.

Il tutto a pochi giorni dalla fine del mercato che dovrebbe coincidere con il “saluto” dell’AD.

Cosa resterà alla fine di questo mercato, lo vedremo nella mattinata di mercoledì. Forse poco o nulla. Non è dato sapere a quali somme siano stati ceduti i “pezzi grossi” Salandria e Marino, i cui contratti sono raddoppiati e quasi triplicati rispetto alla stagione precedente. Non sappiamo – perché non viene reso pubblico – quanto la società ha incassato da queste cessioni. Sarebbe anche utile sapere chi siano i procuratori che stanno effettuando queste compravendite per dirimere ogni sospetto.

Ieri Giavarini – nel corso della trasmissione “Solo Akragas” – su esplicita domanda del conduttore ha escluso che sia Peppino Tirri che il figlio siano parti interessate in queste trattative. Addirittura il figlio di Tirri avrebbe soltanto dato una mano a titolo gratuito.

La società, forse l’unica professionistica nel panorama nazionale, non comunica i dati delle cessioni.

Tirri agisce con pieni poteri e con l’avallo di Silvio Alessi sta smantellando la squadra. Il presidente ha dichiarato che rimarrà alla guida di quella che, da mercoledì in poi, sarà una scatola vuota. Non ci saranno più giocatori (senza arrivi si giocherà con la Berretti).

Facile fare previsioni. Siamo ai titoli di coda?