Una breve panoramica, cercando di ripercorrere le fasi più importanti di questa azienda.
L’azienda milanese di pneumatici Pirelli ha quasi un secolo e mezzo d’età ed è ancora oggi fonte d’ispirazione per l’industria italiana. La storia del brand Pirelli è lunga più di 140 anni, l’archivio storico è ricco di materiali, conservati presso la sede della Fondazione Pirelli, che chiunque può visitare.
Quando viene fondata da Giovanni Battista Pirelli, nel 1872, non è altro che una modesta industria a conduzione familiare che, con i decenni, passa di mano in mano ai discendenti, fino ad arrivare al marito di Cecilia Pirelli, il già Amministratore Delegato della Camfin Marco Tronchetti Provera, che nel 1992 assume la guida operativa del gruppo, riuscendo a risollevare le sorti dell’azienda a seguito del ritiro del suocero Leopoldo per via della fallimentare scalata a Continental.
Pirelli nasce come industria per la realizzazione di articoli in gomma elastica. Nel 1872 si venne quindi a costituire la “Pirelli & C.”La produzione evolve ben presto da articoli semplici (come tubi, cinghie) a prodotti più articolati da utilizzare in campo industriale e scientifico.
Nel 1879 sono già alla produzione di cavi da utilizzare per il trasporto dell’energia e per le comunicazioni e realizzano pneumatici per le biciclette.
Nel 1988 viene depositato il primo marchio di fabbrica per i “pneumatici marca stella”, trasformando le biciclette in sinonimo di innovazione e avanguardia, fin quando non si arriva al 1901, anno in cui la Pirelli fa il suo debutto nel mondo dell’automobilismo con il primo pneumatico “Ercole”.
Nel 1907 arrivano anche le prime soddisfazioni in ambito sportivo: la Pirelli & C. partecipa al Raid automobilistico Pechino-Parigi del 10 giugno-10 agosto 1907, fornendo gli pneumatici per la vettura “Itala”, del Principe Scipione Borghese e Luigi Barzini.Questa vittoria è molto significativa all’interno del panorama industriale e per l’occasione viene creato un marchio con la corona d’alloro.
Il logo con la famosa “P” allungata nasce a New York nel 1908 da un designer di cui si ignora il nome, questo particolare richiamava proprio l’elasticità della gomma. La peculiarità della lettera allungata, in realtà, era già riscontrabile nella firma di Giovanni Battista Pirelli. Il logotipo ebbe diverse modifiche: ad esempio nel 1946, quando la Pirelli iniziò a puntare molto sulla comunicazione, coinvolgendo artisti come Guttuso e Mulas. In questo periodo, e fino ai primi anni Settanta, il logo sarà uno scudetto con la stella al centro e la P sulla parte superiore.
L’ultimo restyling del logo risale 1982, per opera di Salvatore Gregorietti.
Iniziano ad ampliarsi con i primi impianti all’estero: nel 1913, poco prima della prima guerra mondiale, viene aperto il primo stabilimento in Inghilterra; nel 1917 c’è l’inaugurazione di un altro impianto in Argentina.
Negli anni Venti cominciano a comparire nelle gare automobilistiche, nel 1925 arriva la prima vittoria: l’Alfa Romeo gommata Pirelli, e guidata da Gastone Brilli Peri, vince il Giro d’Italia.
Nel 1953 viene lanciato sul mercato un prodotto che avrà un vero e proprio successo: lo pneumatico Cinturato radiale.
Purtroppo, pochi anni dopo, Piero Pirelli muore e, di conseguenza, Alberto diventa il presidente. Quattro anni dopo, viene inaugurato il Pirellone, un grattacielo situato nei pressi della stazione centrale di Milano, un vero e proprio simbolo della città.
Negli anni Sessanta l’immagine della Pirelli continua a crescere anche nell’ambito della comunicazione, grazie all’introduzione del calendario. Il primo fotografo ad occuparsene, nel 1964, fu Robert Freeman (che fu anche fotografo dei Beatles).
Alberto Pirelli, ormai ottantatreenne, lascia la presidenza al figlio Leopoldo, che manderà avanti l’azienda ricoprendo questo ruolo per 25 anni.
Negli anni Settanta la Pirelli decide di cooperare con la Dunlop, introducendo i modelli di Cinturato P6, P7 (dal profilo basso) e P8.
Gli anni Ottanta si caratterizzano per l’acquisizione della tedesca Metzeler, focalizzata sullo sviluppo di pneumatici per motocicletta.
Ma in questi anni viene installata anche la prima linea telefonica a fibra ottica in Italia, tra Padova e Mestre, ottenendo più di 2000 conversazioni contemporaneamente, un vero record.
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