Si sono concluse ieri le Giornate Fai di Primavera 2017, in programma il 25 e 26 marzo in tutta Italia per festeggiare la 25esima edizione dell’iniziativa.
E’ stata per tanti, un’occasione da non perdere per fare una gita fuori porta, anche a due passi da casa, e scoprire tesori del nostro patrimonio artistico da salvaguardare. Ogni città e regione italiana ha messo a disposizione numerosi siti, chiese, dimore, palazzi storici, giardini, borghi e piazze di rilevanza culturale ma solitamente chiusi al pubblico durante l’anno.
Anche la città di Aragona, ha aderito all’evento ed è stata l’occasione, non solo per i turisti, ma anche per i residenti del piccolo centro, di riscoprire il proprio patrimonio artistico/culturale.
Grazie all’impegno del Rotary Club di Aragona presieduto dell’ing. Domenico Licata e dei ragazzi della scuola media inferiore, che si sono trasformati in esperti “Apprendisti Ciceroni”, sono stati aperti: il Palazzo Principe, la Chiesa del Rosario e la relativa cripta. Si tratta di tesori di arte non a tutti conosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente aperti per il weekend.
“Siamo stati lieti come Rotary Club di Aragona – afferma l’ing. Licata – di sponsorizzata questa bellissima iniziativa. Voglio ringraziare i ragazzi dell’Istituto comprensivo “L. Capuana” che con grande entusiasmo e maestria, hanno guidato i tanti visitatori. Un ulteriore ringraziamento, lo voglio volgere al Dirigente scolastico Pina Butera, all’Arciprete Chillura e al Sindaco per la fattiva collaborazione”.
“Abbiamo accolto con grande gioia questa iniziativa – spiega il Dirigente Scolastico dott.ssa Pina Butera – ed è stata una grande festa popolare che ha coinvolto non solo i nostri ragazzi e la nostra gente, ma anche tanti turisti. E’ stato uno spettacolo di arte e bellezza, dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio culturale e ambientale aragonese, che ha avuto come protagonisti i siti particolari, spesso inaccessibili e che eccezionalmente sono stati ammirati dal pubblico durante il weekend delle Giornate FAI di Primavera”.