“Il turismo esperienziale è una novità. E il singolare e collaudato modello agrigentino lo struttureremo a livello nazionale”. Lo ha annunciato il Segretario Generale della Cna, Sergio Silvestrini, dalla città dei templi, dove ha partecipato all’assemblea quadriennale per il rinnovo delle cariche elettive in ambito provinciale. Silvestrini è rimasto favorevolmente colpito dall’esperienza raccontata, durante i lavori congressuali, dal pioniere di questa innovazione: il santangelese Pierfilippo Spoto, leader nel settore del turismo cosiddetto relazionale, fresco new entry nel sistema Cna
“Abbiamo capito che il turismo, in tutte le sue forme, è una cosa che ci appartiene – ha sottolineato il Segretario della Confederazione – e quindi siamo pronti a raccogliere la sfida. E in questo contesto, vedremo come costruire, su ampia scala, il format sperimentato da Spoto, già proficuamente attecchito nel territorio siciliano. Lo ritengo certamente valido, giusto ed intelligente.
Bisogna attrarre la gente con l’emozione, con senso della relazione, del fare scoprire alle nuove generazioni, immaginiamo i figli di un danese, cosa siano, ad esempio, le galline. Perché, senza volere esagerare, ha sottolineato ancora Silvestrini – in molti pensano, forse, che il pollo sia quello già pronto, arrostito. Ma lo stesso discorso vale per gli altri prodotti artigiani, come la ceramica, piuttosto che per le lavorazioni di scalpello o in legno, per non parlare dei percorsi turistici: nell’agrigentino ci sono cose davvero meravigliose. Noi dobbiamo candidarci a fare questo” – ha assicurato il Segretario Generale della Cna. E il progetto muove già i primi passi. Pierfilippo Spoto, assieme al Segretario Provinciale, Piero Giglione, e al neo Presidente regionale del comparto Turismo e Commercio, il canicattinese Francesco Di Natale, il 13 giugno voleranno a Roma per partecipare ad un incontro tematico.
“Non posso che essere soddisfatto di questa importante novità – afferma Spoto – finalmente, dopo anni di duro lavoro, la mia visione imprenditoriale, maturata nell’entroterra ed incoraggiata dalle strategie territoriali del gruppo di azione locale, comincia a produrre i frutti a più ampio respiro e a trovare sostegno e condivisione da parte di organizzazioni di primo piano, come la Cna, alla quale va il mio sincero ringraziamento per la sensibilità e la disponibilità mostrata. Quello che io, quasi quotidianamente, propongo e realizzo – racconta Pierfilippo Spoto – viene apprezzato ed esaltato dall’entusiasmo e dalla gioia con cui i miei ospiti stranieri vivono questa esperienza. Li faccio entrare in contatto con le piccole aziende artigiane, portandoli anche all’interno dei laboratori, dove hanno la possibilità di mettere le mani in pasta, di vivere l’emozione del fare e di essere quindi loro stessi protagonisti del prodotto ricavato.
Diventa, insomma, un’esperienza fondamentale da ricordare quella trascorsa in backstage. Portiamo i figli degli americani a mungere, e sui loro volti si legge la meraviglia, la sorpresa, perché non sanno che il latte viene dalle mucche e dalle pecore. Pensano che si trovi negli scaffali del supermercato. Stesso ragionamento per la preparazione della ricotta e del formaggio o per la realizzazione di manufatti. Perché confezionare un oggetto, che poi porteranno con loro, non rappresenta più un semplice souvenir – osserva Pierfilippo Spoto – ma una storia raccontata e soprattutto conosciuta e vissuta, andando a toccare le corde del sentimento e dell’anima”.
“Siamo orgogliosi – evidenziano i vertici provinciali della Cna Agrigento, il Presidente Mimmo Randisi e il Segretario Piero Giglione – che dalla nostra terra, dalla nostra realtà periferica partano idee e iniziative destinate a diventare modello nazionale per l’intera organizzazione. E se Pierfilippo Spoto, così come tanti altri laboriosi e intraprendenti giovani, ha scelto la Cna è perché crede in noi, perché ha fiducia nella struttura che in questi ultimi anni – concludono Randisi e Giglione – ha saputo lavorare con serietà ed affermarsi con successo nel territorio”.