Al già abbastanza ampio ventaglio di offerte di protezione e coperture assicurative presenti sul mercato di riferimento, da qualche anno si è aggiunta una particolare polizza denominata Long Term Care (LTC), opportunamente studiata per far fronte ai problemi di non autosufficienza che, sovente, affliggono le persone anziane.
Questa particolare forma di protezione, in realtà ancora poco diffusa in Italia, andrebbe presa in maggiore considerazione atteso che, come riferiscono ormai tutte le statistiche demografiche, la vita media della popolazione mondiale, ed italiana in particolare, si allunga anno dopo anno e, come sa benissimo chi ha in famiglia una persona avanti con l’età, le esigenze di cura ed assistenza di un soggetto non autosufficiente sono molteplici.
Ed infatti, l’aumento della vita media coniugato al basso tasso di natalità registrato in Italia sono fattori che creano scompensi nel sistema pensionistico e sociale e sono fonte di un elevato costo a carico dello Stato che deve farsi carico dell’assistenza e della tutela degli anziani.
Da non sottovalutare, inoltre, che nei prossimi decenni le famiglie saranno sempre meno numerose e molti nuclei familiari saranno composti da due o addirittura da un solo membro per cui, ad un certo punto, si creerà il problema di chi assisterà queste persone e, soprattutto, con quali risorse finanziarie nel caso in cui i soggetti interessati non siano agiati, come nella stragrande maggioranza dei casi, e non avrano la possibilità di permettersi la lunga degenza in strutture adeguate.
Proprio per contenere questo ingente costo sociale la formula assicurativa può venire incontro a questa esigenza poiché, com’è noto, lo Stato non è più in grado di sostenere questa spese per cui la LTC diviene, in certo senso, una forma di “ammortizzatore sociale” finanziato dal privato ed in parte sostenuto dallo stato con il beneficio fiscale di cui dirò in seguito.
La LTC prevede, solitamente, che a fronte del pagamento di un premio annuale venga concessa una garanzia per il rischio di mancata autosufficienza alla quale può sommarsi un’altra garanzia per il rimborso delle spese mediche.
Per quanto attiene alla condizione di non autosufficienza, la LTC ne determina lo status qualora il soggetto assicurato dovesse perdere la capacità di svolgere, autonomamente, le principali attività elementari della vita quotidiana, ovvero, deambulare, nutrirsi, lavarsi e vestirsi.
Solitamente le principali compagnie di assicurazioni prevedono che, riscontrando obiettivamente la perdita totale della capacità di espletare almeno tre delle suddette attività elementari, il soggetto assicurato potrà ottenere una rendita vitalizia commisurata al premio annuo versato.
In merito al rimborso mensile delle spese sanitarie vale quanto previsto nella polizza ed ogni compagnia può proporre condizioni diverse che, pertanto, vanno ben valutate prima della sottoscrizione della copertura assicurativa.
E’ opportuno sapere che, di norma, le LTC possono essere sottoscritte da soggetti che non hanno compiuto i 65 anni di età e che le stesse possono essere “temporanee”, e quindi avere una scadenza, oppure a “vita intera”. E’ chiaro che qualora l’assicurato optasse per la polizza “temporanea”, la perdita dell’autosufficienza sarà coperta solo se sopraggiunta durante la vigenza contrattuale.
La copertura Long Term Care prevede un periodo di “carenza”, solitamente dodici mesi, ovvero un periodo durante il quale la garanzia non è operante, intercorrente fra la data di sottoscrizione della polizza ed il periodo in cui si attesta la perdita di autosufficienza.
Per i casi di perdita di autosufficienza dipendente da particolari patologie che attaccano il sistema cerebrale e nervoso quali il morbo di Alzheimer ed il morbo di Parkinson, il periodo di carenza è di norma di 36 mesi.
E’ di tutta evidenza che il periodo di carenza tutela da eventuali abusi perpetrati in danno alle compagnie di assicurazione da parte di chi intende proteggersi essendo già consapevole di avere determinati disturbi il cui esito finale sarà certamente la non autosufficienza.
Dal punto di vista fiscale, le polizze Long Term Care prevedono la detrazione dall’imposta sul reddito (Irpef) nella misura del 19% del premio versato, fino ad un massimo di € 1.291,14. In più, la rendita corrisposta dalle società di assicurazione non è soggetta a tassazione poiché le rendite percepite in caso di perdita dell’autosufficienza godono del beneficio dell’esenzione totale dall’imposizione fiscale.
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