Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Civiltà, interviene a fronte del degrado in cui versa il centro storico della città, e propone un piano di riqualificazione come area Museo dell’antico quartiere di Santa Croce. Civiltà afferma: “Il quartiere di Santa Croce della città dei Templi diventi luogo dove il paesaggio e l’arte si incontrino, dando vita ad un originale confronto che veda la cultura come elemento fondante per la rinascita del vecchio quartiere segnato dall’evento calamitoso che nel lontano ’66 travolse quello che un tempo era il cuore della città di Girgenti. L’utilizzo a fini di museo di un’area stracolma di cumuli di macerie può essere oggi un’occasione per valorizzare il territorio e una parte del suo centro storico da sempre abbandonato a se stesso.

Il luogo della frana, dopo una attenta opera di comprensione in un’area Museo, potrebbe divenire un libro per rileggere la storia e segnare il futuro del centro storico di Agrigento. Sui resti della vecchia area di Gibellina, Montevago, Santa Margherita Belice, Menfi, spazzate via dal terremoto del 1968, molti artisti di fama internazionale hanno ridisegnato il paesaggio sfregiato dalla brutale forza della natura. Opere come il “Cretto Burri”, una delle più grandi opere di Land Art mai realizzate al mondo, “Il labirinto” di Nino Franchina, “La montagna di sale” di Mimmo Paladino e il genio di Vittorio Gregotti, hanno permesso di fare di quei territori dei veri e propri musei all’aperto. Il quartiere di Santa Croce può diventare, attraverso un serio intervento di riqualificazione urbana, un contenitore d’arte contemporanea fuori da quegli ovattati e freddi ambienti che tengono prigionieri il genio e l’estro degli artisti desiderosi di esprimersi attraverso la loro visione artistica” – conclude Giovanni Civiltà.