Il Carnevale di Sciacca a scuola e con le scuole. Gli istituti scolastici parteciperanno all’edizione 2018 con propri gruppi mascherati, inserendo tale partecipazione, con costumi e coreografie, in un preciso progetto didattico. Questo uno dei risultati della riunione di ieri pomeriggio con i dirigenti scolastici, indetta dal vicesindaco e assessore al Turismo Filippo Bellanca e dall’assessore alla Pubblica Istruzione Annalisa Alongi. Un incontro che si inserisce in questa fase si preparazione e organizzazione dell’edizione 2018 dello storico Carnevale di Sciacca.
“Siamo molto soddisfatti – dichiarano gli assessori Filippo Bellanca e Annalisa Alongi – dell’esito dell’incontro con i dirigenti scolastici, per il loro entusiasmo, il loro sostegno, la loro voglia di ricominciare. L’obiettivo è quello di organizzare al meglio la festa, con il coinvolgimento attivo di tutti, comprese le scuole, come nella migliore tradizione della festa. Le scuole, gli studenti, i loro docenti, ritorneranno ad essere protagonisti di una manifestazione che è storia, cultura, arte. L’Amministrazione comunale predisporrà ora un apposito avviso per regolamentare la partecipazione al Carnevale degli istituti scolastici. Pensiamo di prevedere anche un contributo per le spese che saranno sostenute. Passeremo, dunque, alla fase operativa. Oggi incontreremo di nuovo anche i carristi, i componenti delle associazioni che saranno impegnate nella costruzione dei carri allegorici, nell’organizzazione dei gruppi mascherati, nell’allestimento degli spettacoli. Proseguiremo il rapporto di elaborazione e condivisione delle idee e decisioni, come quella di far rientrare la festa in un unico fine settimana per motivi scolastici, di ordine pubblico e per i diversi appuntamenti elettorali che da novembre e fino al prossimo anno trasformeranno gli istituti in seggi. La nostra volontà, la volontà dell’Amministrazione comunale è quella di fare bene di dar vita a un grande evento, a una grande festa, secondo la migliore tradizione del Carnevale di Sciacca, utilizzando le risorse, quelle dell’imposta di soggiorno, in modo ottimale e non esclusivo”.