La crisi societaria dell’Akragas potrebbe essere al capolinea. In un modo o in un altro, entro pochi giorni, si dovrebbe delineare il futuro del club biancazzurro.
A prescindere dai risvolti sportivi (si attende anche l’esito del deferimento per la ritardata presentazione della fideiussione al momento dell’iscrizione e del mancato pagamento delle spettanze dei mesi di aprile e maggio 2017) che vedono la formazione allenata da Lello Di Napoli all’ultimo posto in classifica, le trattative con i due gruppi imprenditoriali interessati dovrebbero definirsi.
Il primo gruppo, quello “italo-svizzero” per intenderci, deve dare delle risposte. Pare che la conclusione dell’affare non sia tanto legata all’esito delle trattative con Alessi e Giavarini, ma tanto ad altre trattative imprenditoriali in provincia. Se dovessero andar bene queste, allora si potrebbe anche parlare dell’Akragas. Oggi, domani, lunedì, martedì, in settimana, la prossima settimana (da quanto tempo si sentono frasi di questo tipo), un giorno, forse, si saprà se l’affare andrà in porto o meno.
L’altro gruppo, invece, sembra stia “pressando” in maniera più decisa per acquisire le quote al 100%. E’ il gruppo che fa capo all’imprenditore romano Alessandro Nuccilli il cui nome è stato legato in passato ai tentativi di acquisire la proprietà di altri club professionistici in crisi (Siena, Arezzo e Pavia, per citarne qualcuno) mai andati in porto. Nuccilli è a capo di diverse società che fatturano svariati milioni di euro all’anno, sarebbe pronto ad accedere al credito sportivo ed avrebbe anche offerto le garanzie richieste da Alessi e Giavarini, compreso il “rimborso” dei 100mila euro che quest’ultimo gradirebbe visto che senza questa somma di denaro concessa in prestito, l’Akragas non si sarebbe potuta iscrivere al campionato.
I contatti con l’imprenditore romano risalirebbero già all’ottobre scorso e da subito, su richiesta della dirigenza akragantina, sono stati forniti atti, fideiussioni e documenti.
Nuccilli sarebbe anche pronto a volare ad Agrigento (passando da Catania o Palermo, chiaramente) già lunedì prossimo, per acquisire tutto.
A questo punto mancherebbe solo l’”ok” di Alessi al quale Giavarini ha delegato le trattative per cedere anche le proprie quote.
L’unica cosa che non manca, in tutto ciò, è l’uso del condizionale. Che è d’obbligo.