(Fonte: Teleacras.com) Il voto il 5 novembre, e il 29 novembre la scelta degli assessori: Nello Musumeci ha ufficializzato i nomi di coloro che siederanno alla sua destra e alla sua sinistra al tavolo di Palazzo d’Orleans. Si tratta di due donne e di dieci uomini. Come già annunciato, la Lega – Noi con Salvini è fuori e forse le sarà assegnata una carica di prestigio all’interno dell’Assemblea Regionale.
Altrettanto come annunciato, l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, conquista un posto, a spese di Forza Italia, con un assessore di suo riferimento, la presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Caltanissetta, Mariella Ippolito, originaria di Cattolica Eraclea. In compenso, i voti del Movimento per le Autonomie di Lombardo garantiranno l’11 dicembre prossimo l’elezione del coordinatore di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, a presidente dell’Assemblea Regionale. Poi, i quattro assessori di Forza Italia sono Gaetano Armao, vice presidente con delega all’Economia, poi da Catania Marco Falcone, già capogruppo a Sala d’Ercole, poi da Messina Bernadette Grasso, già sindaco di Rocca di Caprileone, e poi da Siracusa Edy Bandiera, caldeggiato dall’ex ministra Stefania Prestigiacomo. Poi Vittorio Sgarbi è assessore in quota Forza Italia e non come esterno. E sono sei.
Si prosegue: nell’Udc il neo acquisto del partito di Lorenzo Cesa, Vincenzo Figuccia, prevale sull’agrigentina Margherita La Rocca Ruvolo, ed è assessore dello scudo crociato insieme all’ex capogruppo Girolamo “Mimmo” Turano. E sono otto. Poi i due dei Popolari e Autonomisti, a cui si somma il terzo, Ippolito, di Lombardo, sono Roberto Lagalla e Totò Cordaro. Infine, gli altri due sono entrambi catanesi, e sono il fedelissimo di Musumeci, l’avvocato Ruggero Razza, di “Diventerà Bellissima”, e poi Sandro Pappalardo per Fratelli d’Italia. Nel frattempo, la Lega reagisce all’esclusione, e i tre deputati siciliani Angelo Attaguile, Carmelo Lo Monte e Alessandro Pagano affermano: “Siamo dispiaciuti perché in Sicilia si sceglie il vecchio invece che il nuovo. Il nostro movimento non è interessato a poltrone di sottogoverno. Gli accordi in campagna elettorale erano diversi e non sono stati rispettati. Ricordiamo l’impegno in prima persona di Matteo Salvini, che nell’Isola ci ha messo la faccia, spendendosi in prima persona”.