Prestazioni gratuite ed Enti locali, l’Ordine degli Ingegneri di Agrigento pronto alle diffide. Lo scorso 11 dicembre, infatti, il presidente Alberto Avenia ha inviato una nota a tutti i sindaci, i dirigenti degli uffici tecnici dei Comuni dell’Agrigentino e all’Azienda sanitaria provinciale 1, nella quale si richiamano agli stessi all’applicazione delle norme in materia di calcolo dei corrispettivi delle prestazioni di progettazione (decreto 50/2016 e successive modificazioni). Le stazioni appaltanti, infatti, sono obbligate ad applicare il decreto “Parametri” (D.M. 17 giugno 2016) per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara negli appalti per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura. Alle stesse è vietata, in fase di redazione di contratti di questo tipo, la possibilità di prevedere “quale corrispettivo forme di sponsorizzazione o di rimborso”. Non solo, ma è anche l’Anac, l’Autorità anticorruzione nazionale, a prevedere nelle proprie linee guida l’obbligo a fare riferimento al decreto 50/2016 “al fine di determinare l’importo del corrispettivo da porre a base di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura”, prevedendo, per motivi di trasparenza e correttezza, anche l’obbligo di riportare nella documentazione di gara il procedimento adottato per il calcolo dei compensi posti a base di gara.
“Garantire un’equa retribuzione applicando semplicemente quanto già previsto dalle norme – spiega il presidente Avenia – è un obbligo di legge, e garantisce anche la piena trasparenza nella gestione di risorse pubbliche. Ricordiamo inoltre che il professionista che si dichiara disponibile, partecipa o esegue una prestazione professionale a titolo gratuito o con un compenso palesemente inadeguato – aggiunge Avenia – incorre in un illecito disciplinare sanzionabile ai sensi del vigente codice deontologico. L’ingegnere può fornire prestazioni professionali a titolo gratuito solo in casi particolari, quando sussistano valide motivazioni ideali ed umanitarie. Gli Enti locali, ad ogni modo – conclude – hanno la facoltà di richiedere agli Ordini professionali territorialmente competenti la verifica preventiva del corrispettivo del servizio da porre a base di gara”.
Oltre alla diffida nei confronti delle Amministrazioni – i cui comportamenti non in linea con quanto previsto dalle norme saranno segnalati all’Anac e al relativo Dipartimento regionale di vigilanza -, l’Ordine degli Ingegneri di Agrigento procederà al deferimento al Consiglio di disciplina dei colleghi che non si atterranno a tali prescrizioni e accetteranno, quindi, collaborazioni gratuite o al di sotto dei parametri di legge.
“Questo – conclude Avenia – nel rispetto della legge e a tutela della dignità della professione dell’Ingegnere”.