“Assieme all’Assessore alle Attività Produttive porterò in giunta la proposta, indirizzata alla Commissione Paritetica Stato-Regione, per avviare l’iter necessario allo sblocco delle somme destinate alle imprese artigiane”.
Ad assumere l’impegno è stato il Vice Presidente della Regione, Gaetano Armao, durante l’ incontro avuto con una delegazione composta dai rappresentanti di Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai e dai massimi vertici di Artigiancassa Sicilia. Sul tavolo dell’Assessore all’Economia le quattro organizzazioni datoriali hanno portato l’annosa questione relativa all’incomprensibile blocco degli ex fondi del Ministero del Tesoro. Dal 2012 ad oggi nell’isola sono andati perduti oltre 200 milioni di euro. “Finalmente qualcuno ha deciso di prestare orecchio alle nostre legittime richieste – spiegano con soddisfazione Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai – l’assessore Armao è stato rassicurante, si è messo immediatamente a disposizione per risolvere questo clamoroso esempio di mala gestio politico – burocratica, che si trascina incomprensibilmente da sei anni, cioè da quando è entrata in vigore la legge di decentramento. Da allora queste risorse, ripartite da Roma a favore delle regioni a statuto speciale, sono tornate sistematicamente indietro per la semplice ragione che in Sicilia non sono state ancora recepite le funzioni in materia di incentivi alle imprese, rinunciando di fatto a 35 milioni di euro all’anno. Soldi sottratti alla disponibilità degli artigiani e dei piccoli imprenditori che, in piena crisi, avrebbero potuto impiegarli per investimenti e contributi anche per acquisto scorte sia in conto interesse che in conto capitale. Confidiamo allora in questo nuovo Governo – aggiungono le organizzazioni di categoria – affinché il passaggio appena consumato sia l’inizio di una stagione di dialogo e di apertura nei confronti delle nostre realtà produttive, che rappresentano il vero motore dell’economia siciliana”.
Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai hanno inoltre sollecitato al Vice Presidente, che ha espresso piena condivisione, il varo di un provvedimento urgente per sbloccare la spesa dei fondi strutturali: Fesr, Fse e Psr. “E’ fondamentale che si approvi nella prossima Finanziaria un articolo che consenta lo snellimento delle procedure burocratiche – concludono le quattro organizzazioni – a partire dall’abrogazione delle disposizioni che obbligano gli assessori a sottoporre i bandi per la spesa dei piani operativi al parere dell’Ars, venendo così incontro alle richieste della comunità europea e alla rappresentanza delle associazioni di imprese”. E infine è stato affrontato il tema della Crias, con la richiesta di rimpinguare il fondo di rotazione di 10 milioni di euro.