Dal 19 al 26 febbraio la Chiesa agrigentina celebrerà san Gerlando santo patrono della Diocesi.

La memoria liturgica, 25 febbraio, quest’anno è stata traslata a lunedì 26 febbraio per la coincidenza con la Prima domenica di Quaresima.

Anche quest’anno diversi momenti spirituali e culturali scandiscono il programma dei festeggiamenti.(vedi file allegato)

Il Busto reliquiario di San Gerlando, custodito nel Museo Diocesano di Agrigento, visiterà le comunità della Diocesi e questa’anno sarà portato nelle comunità del Belìce, al 19 al 23 febbraio, che 50 anni fa sono state colpite dal terremoto. Un segno forte di presenza e comunione della Chiesa locale con le comunità belicine.

Tra i momenti culturali la mostra fotografica, reflex cathedra. allestita nella Chiesa del Purgatorio Polo culturale  San Lorenzo di Agrigento. I maggiori fotografi regionali espongono Definizioni non canoniche della Cattedrale di Agrigento.

Al Mudia di Via Duomo dal 23 al 27 febbraio la mostra L’abito liturgico è un compito. Dalla Pianeta alla casula.

Sempre al Mudia il 20 e 22 febbraio l’Associazione Ecclesia viva terrà i laboratori sulla figura di San Gerlando e in particolare sulla legenda del drago.

Nel giorno della memoria la Diocesi di Mileto, dove san Gerlando fu primicerio del Capitolo, ha organizzato un pellegrinaggio guidata dal vescovo mons. Luigi Renzo.

Il momento centrale dei festeggiamenti sarà il 26 febbraio giorno della memoria liturgica:

ore 16,00        processione  con il busto reliquiario per le vie S. Maria dei Greci, De Castro, Arco di Spoto, Vicolo Seminario, Piazza Don Minzoni, Duomo

ore 17,30        messa pontificale Chiesa s. Alfonso – Agrigento

Presiede S. Ecc. mons. Luigi Renzo Vescovo di Mileto

Concelebra il card. Francesco Montenegro con il presbiterio

                       Preghiera del Corpo della Polizia Municipale della Città di Agrigento                               

ore 18,30      processione verso la Cattedrale offerta dell’olio per la lampada di San Gerlando

                       da parte delle comunità ecclesiali del Belìce