Arte e cultura per la rigenerazione urbana e il recupero della memoria a Montevago. Lavori in corso in questi giorni nel centro belicino per il progetto “Riscossa” promosso dalle associazioni Assae e La Smania Addosso e dall’Ordine dei Cavalieri di Montevago con il sostegno e il finanziamento del comune. Il muro esterno del campo sportivo Queen Elizabeth II di Montevago è il luogo dell’intervento di Street Art curato dall’Associazione CaravanSerai. A realizzare l’intervento di Street Art gli artisti Collettivo Fx, I mangiatori di Patate, Luogo Comune e Zeno, i quali stanno lavorando per realizzare un’unica opera artistica che sia al contempo narrazione della memoria collettiva del sisma del ‘68 dell’area del Belìce e momento di confronto e riappropriazione di un luogo fortemente identitario della comunità. L’iniziativa, che ha preso il via lunedì 9 luglio, si concluderà domenica 15 luglio prossimo.
A dare la prima pennellata è stato il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo. “Il progetto – ha spiegato il primo cittadino – lo hanno voluto chiamare Riscossa e credo che sia un termine appropriato. Un progetto che dà una nuova impronta di colore al vecchio centro di Montevago in occasione del 50° anniversario del terremoto del Belìce. E’ un progetto artistico e culturale di grande importanza per la rigenerazione urbana di Montevago e nello stesso tempo per mantenere vive la memoria e l’identità di una comunità ancora fortemente segnata dal terremoto del 1968. Ringrazio i promotori e gli artisti coinvolti nel progetto che l’amministrazione comunale continuerà a sostenere con convinzione, certa che dal recupero dei luoghi attraverso l’arte e la cultura passino anche nuove opportunità per il rilancio turistico del nostro territorio”.
“Riscossa” si inserisce tra la serie di interventi ed azioni puntuali di risemantizzazione dei luoghi del centro storico di Montevago, avviate da qualche anno volte ad innescare, nel più ampio processo in atto di valorizzazione e rigenerazione del territorio, una ri-costruzione dell’identità culturale locale, l’attivazione di percorsi di cittadinanza attiva ed interculturale, la promozione di nuove economie per una fruizione dei luoghi sana e sostenibile e una riappropriazione degli spazi urbani collettivi. L’iniziativa artistico-culturale trasformerà quello che oggi è un “muro di confine-contenimento”, superficie afona, in uno spazio osmotico eloquente. Si va quindi ad aggiungere un ulteriore tassello in quello che è il mosaico di risemantizzazione del centro storico di Montevago, ancor oggi luogo devastato dal terremoto e lasciato all’oblio, per il quale è in atto un processo virtuoso di rigenerazione per un spazio urbano che possa diventare luogo di promozione e valorizzazione di una cultura non solo locale ma anche sovralocale mediterranea tra arte, terra e cultura.