“Dovrei chiedere scusa ai miei concittadini ed ai numerosi turisti che in questo momento si trovano a Lampedusa per l’assurda situazione in cui si è trovata l’isola a causa dell’omessa esecuzione dei servizi di igiene urbana dovuta ad un illegittimo sciopero degli operatori ecologici dipendenti dell’impresa che opera il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Dico ‘dovrei’, e non ‘devo’, perché sono certo di essermi adoperato con ogni mezzo possibile, ricorrendo a tutte le autorità competenti per indurre l’impresa a compiere i propri doveri, riportando a dignità la nostra isola”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa.
“Ho incontrato ieri il Prefetto di Agrigento Dario Caputo – prosegue Martello – al quale ho ribadito la necessità di precettare l’azienda che ha violato un preciso accordo siglato a giugno con il quale era stata concordata, con la partecipazione dei sindacati che tutelano i lavoratori, la definizione della controversia. Ho evidenziato non solo ciò, ma anche l’illegittimità dello sciopero che viola le più elementari regole del diritto di protesta ad iniziare dal divieto di avviare agitazioni sindacali in presenza di servizi essenziali nel periodo tra il 15 luglio ed il 31 agosto”.
“Al Prefetto – continua il sindaco di Lampedusa e Linosa – ho rimarcato la mia ferma ed irrevocabile volontà di non scendere a compromessi, e l’esigenza che se esistono le regole, queste vanno rigorosamente applicate e rispettate. E’ del tutto evidente che l’impresa che si occupa di raccolta dei rifiuti, che in un primo momento ha resistito alle mie ferme richieste, ha riflettuto ed ha deciso di risolvere con propri mezzi la querelle, sottraendosi all’invocato provvedimento della precettazione”.
“Mi auguro – conclude Martello – che nel seguito della stagione estiva non si verifichino altre situazioni di disagio che possano compromettere la vivibilità dell’isola, e la serenità dei cittadini e dei turisti”.