Si avvia alla conclusione la Biennale Internazionale di Arte Sacra Contemporanea (BIAS) promossa e organizzata da WISH (World International Sicilian Heritage) Wor e l’artista Rosa Mundi.
All’ esposizione transnazionale di arte contemporanea sacra, legata alla spiritualità dell’artista e rivolta a tutte le religioni dell’umanità, quest’anno ha partecipato anche l’artista agrigentina Rosalba Mangione.
All’evento, per il Padiglione Filosofico, l’artista ha partecipato con due diverse opere ispirate dal titolo del concorso: “LA PORTA – Porta itineris dicitur longissima esse”,
“Maria. La Madonna Madre di Dio. Ianua Coeli. Maria che (mi) apre la Porta del Cielo”, una metafora della sua “terra, Sicilia, che apre le porte di un sogno per gli ultimi: una vita migliore nel Nord di terre Africane tanto simili alle loro, arse e assolate, tanto simili e pure diverse perché baciate da un benessere sognato ( da questi nuovi Esuli verso la Terra Promessa) durante il tragitto. Ma è un sogno. Una illusione la loro. E anche la nostra. Perché è nel nostro destino – conclude Rosalba Mangione – essere e restare Esuli figli di Eva.”
Le due opere, “L’Ascensione” e la “Trasfigurazione dell’anima”, tecnica mista e olio su tela, rimarranno esposte fino 14 settembre, data di conclusione dell’evento.
Biografia di Rosalba Mangione
Rosalba Mangione nasce ad Agrigento e nella sua città natale esordisce ed inizia il suo percorso artistico presso la “bottega” del Maestro Egidio Cotroneo di cui diviene allieva benvoluta e prediletta. Procede quindi a perfezionarsi in Umbria, dove, sotto la guida attenta del Maestro Fausto Minestrini, acquisisce nuove tecniche di manipolazione pittorica Gli interessi attorno all’artista agrigentina e all’originalità di opere che si distinguono nel panorama della pittura siciliana, fondamentalmente dedita alla rappresentazione figurativa, ben presto spingono l’artista ad esporre all’estero le prime opere su tela suscitando subito nella critica e nel pubblico, interesse e partecipazione. Dalla Spagna a New York e da Parigi alla Cina è un continuo susseguirsi di successi e di attenzioni da parte della critica e del pubblico. Gli appassionanti trionfi spingono l’artista a cimentarsi nella scommessa del designer e dell’arredamento. Nascono così i primi connubi con le case vinicole per produrre etichette d’arte. Presente con mobili d’arredo personalizzati alla Mostra del Mobile 2012 di Milano, da lì avvia un percorso che la condurrà ben presto a Pechino e dalla Cina in Malesia, dove tre sue maxi tele divengono elemento di arredo del prestigioso e più importante ristorante della Malaysia il Marini’s on 57 a Kuala Lumpur. Espone infine alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 le sue opere presso la prestigiosa Galleria d’arte Mazzoleni.