“Il tempo scorre inesorabile, ma del regolamento, destinato a disciplinare il funzionamento del nuovo soggetto, non ci sono ancora tracce”. Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai denunciano il ritardo e l’immobilismo della Regione nel rimettere in piedi l’Irca, chiamato a prendere il posto di Crias e Ircac.
“La politica e la burocrazia – sottolineano le quattro Organizzazioni di categoria – hanno tempi che non coincidono con quelli delle imprese. Ogni giorno che passa invano, in attesa di accedere al credito agevolato, parecchie attività sono costrette a segnare il passo con il serio e concreto rischio di finire sul lastrico. Ma questo sembra proprio non interessare a nessuno. Era il 29 giugno quando l’Ars ha approvato l’articolo del Collegato alla Finanziaria. Bene, anzi male: da allora non si muove foglia. Nessuno ha avvertito la necessità, ad oggi, di doverci convocare per raccogliere le nostre istanze, le nostre proposte, per capire meglio come strutturare questo nuovo Istituto che rimane una scatola vuota. E’ arrivato dunque il momento di passare ai fatti: il tempo di attesa è finito.
E’ suonato il gong – sottolineano – perché le nostre imprese artigiane hanno bisogno di risposte immediate. Ecco perché chiediamo un immediato ed urgente incontro al Presidente della Regione, Nello Musumeci, per provare con lui, che è il capo del governo ed il massimo responsabile istituzionale del’Esecutivo, ad innestare una marcia veloce al processo di riavvio che riguarda l’accesso al credito agevolato, da troppo tempo ormai lasciato al suo destino, non più al servizio dell’anemico tessuto produttivo siciliano”.