L’opposizione presenta le interrogazioni e il Sindaco non risponde. E’ questo quanto sostiene la minoranza consiliare.
Doveva essere un Consiglio comunale, ricco di argomentazioni, quello che si è svolto ierr sera, presso il Palazzo di Città. Ma in realtà, le interrogazioni presentate dal gruppo consiliare “Uniti possiamo”, non hanno avuto risposte.
Così, l’opposizione composta da Giuseppe Attardo, Maria Grazia Licata e Claudio Clemenza, ha deciso di scrivere al Prefetto dott. Dario Caputo “per la violazione dell’obbligo di risposta nei termini di legge alle interrogazioni presentate dai Consiglieri Comunali di opposizione del Comune di Aragona”.
“Il comportamento omissivo del Sindaco – spiegano i Consiglieri comunali – viola l’art. 43 D.lvo 267/2000, il quale prevede il diritto dei Consiglieri comunali di presentare interrogazioni e mozioni, di ottenere dagli uffici competenti tutte le notizie e le informazioni in loro possesso utili all’espletamento del proprio mandato e l’obbligo per il Sindaco, o gli assessori esso delegati, di rispondere entro 30 giorni alle interrogazioni ed ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai Consiglieri comunali. La condotta omissiva del Sindaco, integra il reato di omissione di atti d’ufficio, art. 328 c.p.. Per il nostro Gruppo, la mancata risposta alle interrogazioni dei Consiglieri, è da considerarsi a tutti gli effetti come una mancata risposta alla cittadinanza tutta.
In virtù di quanto detto – concludono i Consiglieri – chiediamo al Prefetto di Agrigento dott. Dario Caputo, di valutare la sussistenza dei motivi di grave ed urgente necessità per l’adozione delle misure ritenute opportune stante l’importanza di assicurare il rispetto dei diritti dei Consiglieri comunali”.