E’ una collaborazione che è iniziata ed avrà certamente una prosecuzione, quella avviata con una proficua missione a Milano del Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi.
La mostra “L’eco del classico”, presentata nella città meneghina e che ha avuto come appendice il convegno: Agrigento e Milano, la ricerca archeologica in due città antiche, ha proposto ad una vasta e qualificata platea, le attività di studio e le metodologie utilizzate nelle ultime campagne di scavo, che hanno condotto in entrambe le città al ritrovamento di importanti reperti.
L’ occasione ha infatti rappresentato, per il Parco della Valle dei Templi, un modo per acquisire una nuova conferma su una mission efficace e vincente, che l’Ente si è data e che attraverso fruizione, studio e ricerca, vuole dare impulso a momenti di riflessione e conoscenza relativi alla innovativa correlazione tra classico e contemporaneo.
Un concetto che è molto piaciuto al pubblico e ai tecnici milanesi che hanno lanciato l’idea che questo momento di confronto possa rappresentare la base sulla quale edificare e consolidare un rapporto di scambio e collaborazione, per ciò che riguarda i reperti, i ritrovamenti e lo studio dei contenuti, tra Agrigento e Milano.
Apprezzate da alcuni dei più grandi nomi dell’archeologia contemporanea, quali il Professore Bejor e la docente Gemma Sena Chiesa entrambi dell’Università degli Studi di Milano, sia la mostra l’eco del Classico con le opere contemporanee di Francesco Messina che affondano le loro radici nella classicità, che le relazioni proposte dalle archeologhe del Parco, che aprono un nuovo modo di considerare la lettura e la conoscenza dell’arte e dell’archeologia.
E un concetto che parte dalla Valle dei Templi di Agrigento, lanciando un ponte che la porta ancora una volta alla ribalta dei buoni esempi di gestione del patrimonio paesaggistico e dei beni culturali.