Rino La Mendola, nuovo capo del Genio Civile di Agrigento dallo scorso 1° febbraio, questa mattina ha incontrato gli Ordini professionali per condividere le attività utili a snellire le procedure di presentazione dei progetti e per promuovere le condizioni per un rilancio socioeconomico del territorio agrigentino.
“Sono lieto – afferma Rino La Mendola – di essere tornato nell’Ufficio dove in passato ho lavorato per più di vent’anni e dove ho maturato la mia prima esperienza di Capo del Genio Civile; esperienza poi proseguita a Caltanissetta per nove anni”.
Sono queste le prime dichiarazioni di Rino La Mendola che, fina dalle prime battute, ha stabilito buoni rapporti di collaborazione con gli Ordini professionali.
“Ho voluto incontrare gli addetti ai lavori – prosegue Rino La Mendola – per condividere le attività da porre in essere per snellire le procedure relative alla presentazione delle pratiche in Ufficio e per superare le criticità degli Sportelli Unici che si stanno attivando sul territorio provinciale, con l’obiettivo di accelerare il processo di rilascio delle autorizzazioni di nostra competenza, utilizzando mezzi informatici che saranno presto dati in dotazione all’Ufficio dal competente dipartimento regionale tecnico. In riferimento alla cattedrale, sono lieto che sia riconsegnata alla città proprio in questi giorni, in virtù delle autorizzazioni rilasciate da questo Ufficio il quale, in particolar modo, tiene alla riqualificazione dei beni culturali, a partire da quelli della chiesa”.
Diversi gli argomenti discussi questa mattina con i presidenti degli Ordini professionali con i quali ci si è posti obiettivi comuni.
“Intendiamo intensificare le attività per promuovere il rilancio socioeconomico del territorio provinciale – dichiara Rino La Mendola – Cercheremo di dare una mano alle amministrazioni locali che devono fare i conti con un notevole dissesto idrogeologico e, in particolare, di riprendere i lavori del tavolo interdipartimentale avviati nel 2010 per censire, rilevare e introdurre in mappa georeferenziata gli ipogei che attraversano il sottosuolo del centro storico della città di Agrigento, con l’obiettivo di individuare i punti che manifestano segni di degrado e di progressivo crollo delle volte e che sono pertanto da consolidare per garantire la sicurezza e la stabilità delle costruzioni che sorgono sopra le stesse cavità del sottosuolo. Il consolidamento ed il recupero degli ipogei – conclude La Mendola – potrebbe peraltro consentirne, almeno per alcuni tratti, l’apertura ai turisti, trasformando così un problema in una nuova risorsa che, unitamente ai tanti lavori di riqualificazione degli spazi pubblici della città antica, potrebbero attrarre i tanti turisti di transito che oggi visitano la valle e ripartono, che verrebbero così trasformati in turisti stanziali, portatori di interessi economici diffusi, fondamentali per l’economia agrigentina”.
Presenti alla riunione gli Ordini provinciali degli Architetti, dei Dottori Agronomi, dei Geologi, degli Ingegneri e del Collegio dei Geometri.