Roberto Di Mauro, Vice Presidente vicario all’Ars,interviene dopo il vertice convocato di ieri a Palazzo d’Orleans da Musumeci con i parlamentari nazionali sul nodo province siciliane, a oggi ancora in un limbo a dir poco imbarazzante e a serio rischio default.
“Finalmente dopo anni e anni di empasse e rimpalli si possono far ripartire le province o liberi consorzi,enti intermedi che hanno un ruolo determinante come si è visto per una serie di servizi sul territorio: dalle strade provinciali alla manutenzione delle scuole e ai servizi per i diversamente abili.Il problema del prelievo forzoso e del contributo di solidarietà per il risanamento alla finanza pubblica che ha creato una sperequazione economica e normativa e ha di fatto bloccato il funzionamento e gli investimenti delle province,può essere risolto e superato seguendo la strada del decreto legge che sani finalmente un vulnus pericoloso e che inevitabilmente avrebbe portato al dissesto di questi enti decentrati che hanno delle competenze e delle funzioni che vanno esercitate per la sicurezza e lo sviluppo dei nostri campanili.
Adesso i parlamentari siciliani consequenzialmente devono spingere il governo nazionale a un decreto legge che sia risolutivo della problematica,perché qualsiasi ente in Italia non può essere amministrato se viene meno un principio di decentramento amministrativo e finanziario che garantisca i servizi,attraverso risorse finanziarie.Alle Province Siciliane va ridata dignità e un pieno sostegno ad operare per gli interessi collettivi in un momento che il cittadino reclama diritti primari per il territorio:dalla mobilità,all’ambiente passando per i servizi del ciclo integrato dei rifiuti e idrico,alla luce anche di una rivisitazione che comincia a seguire un percorso nazionale per un ritorno all’elezione diretta che è la base e l’essenza di ogni democrazia partecipativa.”