E’ alla sua terza “Iliade” alla Valle dei Templi di Agrigento, ma Sebastiano Lo Monaco è modesto, oltre che orgoglioso: “Sono stato il primo, e altri hanno seguito la scia. Abbiamo portato il teatro in un luogo che sembrava essere “incontaminabile” , e lo abbiamo fatto con l’enorme rispetto dovuto ad un tempio laico, un monumento; che noi non sporchiamo o profaniamo, piuttosto, lo sacralizziamo. Per me l’”Iliade” resta sempre la Storia per eccellenza: amori, battaglie, tradimenti, guerre, sconfitte, c’è dentro tutto e il contrario di tutto, un racconto fluido che segna la nascita della civiltà occidentale”.
Sebastiano Lo Monaco nelle due scorse edizioni, ha raccolto un numero enorme di spettatori: domani e mercoledì mattina, poi il 30 agosto – si entra nella Valle dei Templi alle 5, ancora immersi nella notte, e pian piano ci si incammina fino al Tempio della Concordia sotto cui l’attore, vero cerimoniere, aspetterà il pubblico – ha scelto i brandelli del lungo racconto di Omero, “mi sembra quasi di rendere omaggio e celebrare un rito sacro che ne esalta ancora di più, la sua valenza di tempio laico”.
Tutta l’“Iliade” condensata in poco più di un’ora, senza perdere alcun quadro, alcuna scena, alcun personaggio, ma offrendo una visione di insieme attenta ai caratteri, l’antico che dialoga con il presente. L’originalità dello spettacolo, che lo distingue dalle abituali trasposizioni sceniche del poema, sta nella complessità drammaturgica e nel ruolo dell’attore. Il montaggio testuale della grecista Monica Centanni, fa proprie le ricerche filologiche sulla composizione del poema e sul suo strutturarsi nel tempo attraverso le tradizioni orali. L’attore è dunque l’aedo che scompone e riannoda i fili della narrazione, utilizzando materiali diversi, dagli episodi omerici ai brani tratti dalle opere teatrali che i grandi poeti tragici rielaborarono sul mito di Troia. Dialogano con Lo Monaco, il Quartetto Aretuseo e Dario Arcidiacono con le musiche elettroniche eseguite dal vivo. Questa Iliade ricapitola la storia della spedizione achea contro la rocca di Priamo dall’inizio alla fine: dagli amori di Elena e Paride, fino all’inganno del cavallo, la conquista e l’incendio della città, la spartizione delle donne dei vinti, le principesse troiane fatte schiave dai vincitori. Storie di eroi – Achille, Ettore, Ulisse – che nell’impresa mettono alla prova il limite e la qualità del loro singolare valore e intanto, insieme, disegnano la variegata costellazione dei valori su cui si fonda, nel bene e nel male, la civiltà occidentale: amicizia, coraggio, lealtà, carattere, astuzia, passione, ragione. Storie di dei – Atena, Poseidone, Ares, Afrodite – che si schierano in battaglia. Ed è prevista anche una piacevole sorpresa: dopo lo spettacolo, si potranno assaggiare alcuni prodotti della Valle sotto il marchio Diodoros.
Biglietti: 15 /13 euro compresa la prevendita.