Dal 22 al 24 novembre tornano ad Agrigento le Giornate FAI per le scuole, il grande evento nazionale del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, dedicato al mondo della scuola.
Una tre giorni di visite scolastiche esclusive condotte dagli Apprendisti Ciceroni, giovani appositamente preparati dai volontari FAI e dai loro docenti per godere delle bellezze del nostro Paese.
Un’opportunità per avvicinare il mondo dei giovani all’ambiente e alla cultura del luogo e di vivere un’insolita esperienza di impegno civile, come dichiara la delegata alla scuola FAI Agrigento, Anna Gangarossa: “Gli studenti hanno l’occasione di accompagnare il pubblico alla scoperta del patrimonio di arte e natura del proprio territorio e di sentirsi direttamente coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità, diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari”.
Ad Agrigento i beni aperti alle scuole sono: Giardino Botanico, Palazzo dell’ex Provincia; Teatro Luigi Pirandello, Museo archeologico regionale Pietro Griffo.
Ecco l’elenco delle scuole partecipanti: Liceo classico Empedocle, diretto da Marika Gatto; Liceo scientifico Leonardo, diretto da Patrizia Pilato; liceo scientifico e delle scienze umane Politi, diretto da Santina Ferrantelli; IISS Sciascia, diretto da Milena Siracusa, IISS Gallo, diretto da Gina Casà; IISS Fermi, diretto da Elisa Casalicchio; IC Pirandello di Porto Empedocle diretto da Anna Gangarossa.
Per il capo delegazione FAI Agrigento, Giuseppe Taibi: “Obiettivo del FAI Scuola è quello di stimolare lo spirito di una cittadinanza attiva che non si limiti a considerare il paesaggio una materia da studiare, ma coinvolga i giovani nell’impegno per la sua tutela, in quanto bene collettivo di inestimabile valore, simbolo della nostra stessa identità, perchè, come affermava la fondatrice del FAI, Giulia Maria Mozzoni Crespi: “Si difende ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”. Il mondo della scuola rappresenta, dunque, un interlocutore naturale del FAI, che ogni anno offre ai docenti numerose proposte didattiche, in linea con le indicazioni fornite dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per la scoperta del nostro patrimonio naturale e artistico”, ha concluso Taibi.